21 maggio 2007 Lettera al Sig Diefenbach |
Dr. Med. Mag. Theol. Ryke Geerd Hamer 21 maggio 2007 Apartado de Correos 209 E – 29120 Alhaurin el Grande
All’ Ufficio di Verifica delle professioni sanitarie Sig. Reg. Dir. Diefenbach Adickesallee 36 60322 Frankfurt am Main Tel.: 069 1536 - 462 Fax: 069 1535 - 315
Egregio Signor Diefenbach, come già in passato, Le confermo di nuovo la nostra conversazione di oggi, che abbiamo concluso 10 minuti fa alle ore 17.00. Abbiamo discusso su 7 punti: 1. Sottrazione dell’abilitazione nel 1986: Lei aveva ammesso già diverse volte che il ritiro dell’abilitazione a causa del "Non abiurare la regola ferrea del cancro" e del "Non convertirmi alla medicina ufficiale" era stata un’ingiustizia, in quanto mi si sarebbe dovuto dimostrare la non-correttezza della Nuova Medicina (adesso: Nuova Medicina Germanica), il che non era possibile. A questo non si è opposto neanche oggi. Lei diceva, di aver tutti i documenti sul tavolo, perciò ha potuto convincersi della correttezza delle mie argomentazioni. Ha anche potuto sincerarsi che in senso medico non mi si può addossare nessuna colpa, anche su questo eravamo d’accordo. Però, anche questo Le ho detto: una cosa sottratta con truffa d’ufficio, dovrebbe essere restituita immediatamente, insieme con un risarcimento. 2. L’accettazione generale della Nuova Medicina Germanica: La Nuova Medicina Germanica è stata verificata ufficialmente 30 volte, ogni volta con timbro e firma, l’ultima volta, dopo l’università di Vienna e l’università di Duesseldorf, anche dall’università di Trnava. Contrariamente alla medicina ufficiale la Nuova Medicina Germanica è solo verificabile, in quanto non ha ipotesi. Una sola di queste verifiche diventa nella scienza naturale "la punta dell’asta della bandiera", cioè come una dimostrazione Scientifica assoluta. Ma adesso 2 anni fa il Professore Joav Merrick ha attestato in un lavoro sulla Nuova Medicina, che le prime due leggi biologiche della natura (le altre non erano ancora state studiate al momento del disconoscimento della mia abilitazione) avrebbero "l’accettazione generale". Già nel 1984 il capo supremo mondiale dei rabbini Schneerson di New York, dopo aver letto il mio libro "Cancro – Malattia dell’anima", ha verificato le mie scoperte con un gruppo di medici e le ha ritenute giuste, e le ha scritte come commento nel Talmud (per gli ebrei vincolante). Adesso, così ci siamo detti abbiamo discusso, la Nuova Medicina Germanica (come si chiama adesso), dopo esser stata ritenuta giusta a livello mondiale da 23 anni per gli ebrei, dovrebbe avere il permesso e il dovere di valere come giusta anche per non-ebrei! Lei non ha avuto niente in contrario. 3. Dr. Med. Hoegenauer, Medico neurologo e pscichiatra, capo supremo dei ufficiali medici della regione Hessen Il Signor Dott. Med. Hoegenauer (titolo d’ufficio Ober-Reg. Medizinaldirektor (ndt)) era presente alla conferenza nel 1992 in casa Sua sotto il Suo predecessore Ganse, insieme ad altri professori, notai e giuristi. Alla domanda insistente e ripetuta, "se la sottrazione dell’abilitazione fosse stata un’ingiustizia", il Dr. Hoegenauer (che era ben informato dal retroscena) ha detto infine: "Si, era un’ingiustizia". Vedi in proposito la dichiarazione giurata di Professor Beck. Lei non può più discolparsi con belle parole, perchè non è un medico o perché non si intende di medicina. Per quanto il signor dott. Hoegenauer, per così dire il Suo superiore, aveva capito tutto molto bene e aveva già ammesso come medico, che era stata un’ingiustizia. 4. Il consulente legale Schwarzkopf, università di Tuebingen 1986: Tutta la faccenda aveva anche un aspetto penale, un lato di diritto penale, in quanto nel 1986 il consulente legale giurista Schwarzkopf dell’università di Tuebingen mi disse: "I nostri professori hanno verificato la Nuova Medicina già 100 volte a porte chiuse e l’hanno sempre valutata come giusta. Essa è giusta." 5. Università di Tuebingen: Questo dimostra: i professori di medicina dell’Università di Tuebingen sapevano già con sicurezza nel 1981/82, cioè dall’inizio del processo di abilitazione e che non è ancora stato portato a termine oggi (dopo 26 anni), che La Nuova Medicina (adesso Nuova Medicina Germanica) è giusta. Hanno finto di non sapere e di non aver verificato. Questa è una truffa! E da quando il dott. Med. Menachem Mendel Schneerson ha verificato, trovato giusto e scritto come commento (vincolante per tutti gli ebrei) nel Talmud, sapevano anche tutti gli oncologi ebrei (e questi sono la maggioranza dei professori), che i pazienti possono sopravivere al 98% con la Nuova Medicina Germanica in caso di cancro, mentre con la chemio e la morfina muoiono il 98% (secondo l’istituto tedesco di ricerca del cancro di Heidelberg). 6. La truffa: Il fatto che mi è stata sottratta l’abilitazione nel 1986 e così è rimasta permanentemente ritirata per 21 anni, è stata una triplice truffa. L’unico che sembra aver avuto una coscienza è stato dott. Hoegenauer, ma evidentemente è stato frenato da chi decideva. Da ormai 26 anni uffici pubblici, professori di medicina e tribunali hanno commesso una truffa consapevole e premeditata, cioè commesso soppressione di conoscenza con l’effetto che inutilmente sono stati assassinati milioni di persone, solo in Germania, premeditatamente con chemio e morfina e quotidianamente si aggiungono altre 1500 vittime. 7. Nuova Variante: Su questo finora Lei non ha potuto replicare. Non potevano obiettare contro gli (eventi) finora conseguiti. Inoltre può leggere tutto ciò negli atti e sapere che ogni dettaglio è vero. Ma adesso entra di nuovo in gioco una nuova variante: Mentre prima Lei ha detto e scritto (1° notifica), che io dovrei solamente convertirmi alla terapia della medicina ufficiale (chemio e morfina?), da questo dipenderebbe la mia abilitazione … oggi Lei ha detto che: "Se la sottrazione dell’abilitazione sia stata un’ingiustizia o perfino una truffa, non è ciò che conta, ma conterebbe se io potessi riaverla oggi." Queste ingegnose cavillosità giuridiche che servono per motivare truffe mi sbalordiscono in effetti. Io Le dicevo, come ricorderà: "Decidere se la medicina ufficiale è sbagliata del tutto o solo in parte, in caso di restituzione della mia abilitazione, non sarebbe il Suo compito. Il Suo compito sarebbe, come direttore, dirigente e giurista, di non sopportare più a lungo la truffa d’ufficio, bensì risarcire il più possibile. Ed io sarei molto curioso di vedere se Lei fosse davvero in grado di continuare questa triplice truffa e con ciò rendersi penalmente colpevole. In quanto Lei saprebbe benissimo quale grado di pena ci sarebbe per complicità in strage (Niemitz). Per questo io desidererei uno stato di diritto, nel quale giustizia rimanga giustizia e truffa rimanga truffa e non possa essere dichiarata come giusta con tattiche giudiziarie. Signor Diefenbach, non so se Lei tuttavia possa condividere un così semplice e non distorto concetto di diritto. Con gentili saluti. Dr. Hamer |