31 luglio 2007 Lettera al Sig. Deifenbach |
Dr. med. Mag. theol. Ryke Geerd HAMER Apartado de Correos 209 E-29120 Alhaurin el Grande 31 luglio 2007 An das Hessische Prüfungsamt für Heilberufe Herrn RegDir Christof Diefenbach Adickesallee 36 60322 Frankfurt am Main
Egregio Signor RegDir Diefenbach,
La ringrazio per il nostro colloquio di oggi. Riassumo brevemente: Mi ha preannunciato che respingerà la mia richiesta di restituzione dell’abilitazione. Il Suo ufficio sosterrebbe la posizione che non si tratti di una restituzione ma di una nuova concessione dell’abilitazione come per la prima volta. Il fatto che il Suo ufficio abbia impiegato mesi per arrivare con sforzo ad una tale assurda decisione da azzeccagarbugli, questo dice tutto! Adesso c’è tempo, per lunghi anni, fino a quando la faccenda si risolverà da se (eventualmente con la mia morte). Ma a parte questo le seguenti ragioni parlano a sfavore: 1. Nella Carta dei diritti umani dell’ONU è proibito di vietare ad una persona per motivi ideologici (per es. per "non abiurare" la Nuova Medicina e "non convertirsi" alla medicina ufficiale) la propria professione a vita. 2. Lei ha ammesso diverse volte che le autorità (Robbi Schon) mi hanno fatto un torto deliberatamente con il ritiro dell’abilitazione, altrettanto la suprema corte del tribunale amministrativo di Koblenz con il giudice Hehn. Le ho ripetuto un'altra volta che un deliberato distorcimento delle leggi da parte delle autorità e dei tribunali si chiama truffa d’ufficio e di tribunale. Questo non l’ha potuto negare. Adesso mi vuole dare da intendere che le truffe ammesse d’ufficio e di tribunale siano legalmente valide, con giudizio in ultima istanza dei giudici corrotti, come già ammesso, ed eventualmente su ordine estraneo, ormai per il resto della mia vita, contro l’esplicita disposizione dei diritti umani della Carta dell’ONU. Lei ammette che non c’è mai stato un caso come il mio, e che finora si sarebbe sempre trattato solo di casi di restituzione dell’abilitazione. 3. Un caso, che da più di 21 anni, per motivi ideologici, non solo ha il divieto di esercitare la professione, ma continua ad essere un medico, che però, dicono, ha perso l’abilitazione quasi come se non fosse "mai esistita", non si è mai visto, ma sembra sia stato costruito apposta per me come "lex Hamer". 4. Una sospensione dell’abilitazione, da Lei ammessa come truffa d’ufficio, a vita (per motivi ideologici) viola: a) la costituzione b) i diritti umani dell’ONU c) per questo la non più esistenza della cosiddetta Repubblica Federale. Una truffa, cosi Le ho detto, non può essere legalizzata con istanze di tribunale. 5. Le dissi anche, che, come ammesso da rabbino Prof. Merrick ed indirettamente anche dal (rabbino?) Prof. Mathe, la Nuova Medicina (Germanica) ha già l’accettazione mondiale degli ebrei, e che la truffa d’ufficio e di tribunale esiste di continuo da 21 anni. Se dal 1984 tutti gli ebrei praticano la Nuova Medicina (Germanica) (con 98% di possibilità di sopravvivenza) allora anche il (rabbino?) Robbi Schon ed il (rabbino?) giudice Hehn sapevano nel 1986 (sospensione dell’abilitazione), già da 2 anni, ciò che il Rabbi Merrick ha però ammesso solo poco tempo fa: che la Nuova Medicina (Germanica) aveva già allora l’accettazione generale. 6. Si vede: con tutto quel ritiro dell’abilitazione, riguardo ai milioni di vittime (non ebree), che nel frattempo sono morte con chemio e morfina, che si tratta di concorso in omicidio di massa. Già Le ho detto che anche Lei si è reso colpevole in questo omicidio di massa, anche se, come Le ho detto, Lei deve essere come minimo membro di una loggia per essere diventato direttore governativo (e questo Lei non lo ha negato) ed ha ricevuto ordine dal Suo maestro di loggia – come si dice su ordine estraneo – fondamentalmente distorcimento delle leggi in una dittatura religiosa ideologica. Se io volessi o dovessi chiedere una nuova abilitazione, cosa che non ho fatto, sarebbe di competenza del Ministero della salute a Wiesbaden e non del Suo ufficio. Ma questo non è mai capitato in nessun posto nel mondo, che un’abilitazione (tolta con truffa d’ufficio) sia stata definita non esistente. Si tratta sempre solo del fatto, che a qualcuno viene vietato l’esercizio in modo temporaneo, con divieto della professione. A Lei piacerebbe probabilmente che facessi un’altra volta l’esame di oncologia della medicina ufficiale.
Gentili saluti Dr. Ryke Geerd Hamer |
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